IT per l’organizzazione a rete

Il corso ha l'obiettivo di fornire agli studenti le principali categorie logiche e i concetti fondamentali di analisi e di progettazione dell'assetto organizzativo a rete. In particolare, il corso vuole offrire un modello basato su alcune dimensioni chiave per la progettazione e che le scienze organizzative hanno studiato negli ultimi anni: la l’ICT, gestione
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€56,00

DECRIZIONE CORSO

Il focus del corso è costituito dall’organizzazione a rete nel suo complesso: i concetti teorici rilevanti per l’analisi e la progettazione organizzativa includono le principali dimensioni strutturali e contestuali di un’organizzazione, con specifico riferimento al supporto dell’information technology (IT). Tali dimensioni variano da organizzazione a organizzazione e per questo rappresentano strumenti per la loro indagine.

Il corso, vuole offrire agli studenti gli strumenti concettuali ed operativi per: acquisire le logiche fondamentali del funzionamento organizzativo delle reti e delle relazioni tra organizzazioni; acquisire le conoscenze per progettare le loro strutture organizzative ed i loro sistemi di funzionamento; sviluppare capacità personali utili all’inserimento in contesti lavorativi.

Il corso fornisce uno schema per “analizzare” e progettare le organizzazioni a rete e si articola nelle seguenti parti:

(1)   i presupposti teorici della progettazione organizzativa;

(2)   dimensioni strutturali e assetti organizzativi

(3)   la direzione dell’organizzazione a rete

(4)   dimensioni sociali

(5)   marketing, branding e pubblicità nativa

Certificati

Al superamento del corso singolo vengono rilasciati i Crediti Formativi Universitari (CFU), secondo il sistema ECTS (European Credit Transfer System), riconosciuti legalmente dalle università europee ed internazionali.

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    • E’ possibile pensare il corso organizzato nelle seguenti parti PARTE I – I presupposti teorici della progettazione organizzativa Si illustrano le opzioni fondamentali di raggruppamento delle attività organizzative. In particolare, distinguendo tra micro e macro struttura vengono presentati sia i presupposti teorici, sia i principali criteri per una efficace progettazione delle organizzazioni a rete. Questa prima parte corrisponde alle videolezioni 1, 2, 3 e 4. PARTE II – Dimensioni strutturali e assetti organizzativi In questa parte si illustrano le dimensioni di progettazione e si introduce poi il concetto di struttura organizzativa per le organizzazioni a rete. Le reti non sono tutte uguali: soluzioni che funzionano in un contesto possono non funzionare in altri. È superata l’idea della soluzione universale a favore di una pluralità di alternative di organizzazione, ciascuna adattata al meglio alla propria situazione. Burns & Stalker collegano, per esempio, il pluralismo organizzativo alle caratteristiche dell’ambiente. Si presenterà poi il contributo di Chandler, il quale descrive e approfondisce la relazione tra strategia e organizzazione. Sempre nell’ambito delle teorie contingenti verrà presentato il contributo di Perrow, il quale indaga la relazione tra tecnologia e configurazioni organizzative. Seguiranno Lawrence e Lorsch i quali sostengono che, anche nell’ambito della stessa organizzazione, i diversi settori organizzativi devono differenziarsi ed integrarsi per adattarsi alle diverse “situazioni” dell’ambiente esterno con il quale sono in stretto contatto. Successivamente si presentano gli assetti organizzativi semplici, funzionali, divisionali e funzionali modificate. Questa parte corrisponde alle videolezioni 5, 6, 7, 8 e 9. PARTE III – La direzione dell’organizzazione a rete Dopo aver esplorato la struttura delle reti, in questa terza parte vengono approfonditi i meccanismi e le regole di funzionamento delle organizzazioni a rete. Su quali elementi costitutivi si fondano la direzione e il funzionamento della rete? Che cosa attiva la rete organizzativa? Che cosa rende fra loro diversi i tipi di processi, di “nodì”, di connessioni? Che cosa fa differenza, in una parola, fra diverse organizzazioni che hanno forma di una rete? Questa parte, inoltre, contribuisce a definire i contenuti e le caratteristiche dei modelli di business delle organizzazioni a rete. Questa parte corrisponde alle videolezioni 10 e 11. PARTE IV – Le dimensioni sociali Con l’obiettivo di approfondire le dinamiche del comportamento degli elementi e degli individui che compongono le reti, il focus di questa quarta si articola secondo due livelli: (1) individuale; (2) collettivo (o di gruppo). A livello individuale, si approfondiscono le differenze tra individui, ovvero le caratteristiche personali che variano da una persona a un’altra e possono essere fisiche, psicologiche o emotive. Queste differenze caratterizzano ogni individuo e lo rendendo unico. In particolare, si affronteranno le differenze rispetto alla motivazione e agli atteggiamenti, per esplorare il ruolo di questi elementi nella lettura e nella guida del comportamento all’interno di una organizzazione a rete. Dalla dimensione individuale ci si sposta verso l’analisi e la comprensione delle relazioni sociali all’interno delle organizzazioni indagando, in primis, il concetto di cultura presentando l’approccio culturale come approccio fondamentale per comprendere l’agire sociale nelle organizzazioni a rete. Inoltre, si esaminano lo stile di direzione e la leadership come altri meccanismi (quali la fiducia, la diversità, la creatività) attraverso cui esercitare un’influenza volta a favorire logiche e pratiche di coordinamento. Questa parte corrisponde alle videolezioni 12, 13, 14, 15, 16 e 17. PARTE V – Marketing, branding e società native Questa ultima parte è dedicata a quegli elementi che consentono alle reti di operare. Termini come flessibilità, connettività, virtualità e altri sono stati spesi ma si sono rivelati di limitato valore analitico e progettuale. Per questo occorre massimizzare alcune dimensioni chiave dell’agire organizzativo: la cooperazione, la comunicazione, la conoscenza, la comunità, il brand in maniera adeguata e integrata alle strategie, al livello dell’impegno richiesto, alle opportunità tecnologiche, alle caratteristiche del sistema sociale. Questa parte corrisponde alle videolezioni 18, 19 e 20.

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